L’arabo figura ora infatti tra le lingue in evidenza per chi naviga sulle pagine del sito del Ministero del Turismo. Coinvolti in questa grande novità non solo la pagina ufficiale con le informazioni di viaggio, ma anche i profili Facebook e Instagram che promuovono la destinazione.
L’iniziativa, che va a raggiungere non solo la componente arabofona della società israeliana, ma un intero nuovo bacino di potenziali visitatori, va inserita in un contesto più ampio di normalizzazione dei rapporti tra Israele e gli Stati vicini, con l’obiettivo di lavorare insieme per ottenere collaborazione distensione in Medio Oriente.
Dopo Egitto e Giordania e Marocco recentemente anche gli Emirati Arabi e il Bahrein si sono uniti ai Paesi che oggi intrattengono formali relazioni diplomatiche con Israele, dopo la normalizzazione dei rapporti.
Ancora buone notizia per un Paese come Israele che, dopo aver recentemente annunciato le prime riaperture (anche ai turisti) dopo i difficili mesi della pandemia, si prepara a ripartire e a promuoversi in grande stile, tra esperienze spirituali, natura, sport e turismo urbano. Rivolgendosi ora anche ai suoi vicini di lingua araba.
Nella foto lo splendido golfo di Akko, città simbolo di convivenza di tradizione ebraiche e mussulmane – Crediti a Itamar Grinberg
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